martedì 19 agosto 2008

L'importante e' partecipare?

La domanda che mi viene spontanea, in questi giorni di sfarzi olimpici, e' semplice: e' ancora vivo lo spirito decoubertiano in queste gare?
Beh, nello "sfascismo" generale, la risposta scontata sarebbe no, conta solo vincere, o almeno prendere medaglie, e soprattutto contano solo i soldi (e il collegamento alla scelta del Paese ospitante sarebbe troppo facile...). Eppure io andro' controcorrente, ma voglio vedere qualcosa di diverso: lo spirito olimpico secondo me e' ancora vivo e vegeto, e non certamente grazie ai soldi o alle medaglie di tizio o caio, ma per le piccole storie che in questi giorni vengono alla ribalta.
Mi riferisco, per esempio, alla signora Cainero (e chi la conosceva, 2 settimane fa?), che ha vinto il tiro a volo e che con i soldi del premio ci paghera' il mutuo della casa... Poi ieri ho visto questa ragazza polacca che gioca a ping pong senza un avanbraccio, e non mi importa se vincera' o no: mi basta sapere che gioca al livello dei "normodotati".
Si', io credo che lo spirito del barone de Coubertin sia ancora vivo, e che ci siano in giro tanti ragazzi in grado di insegnare a tutti che per provare a realizzare un sogno si possono affrontare tanti sacrifici... e non necessariamente per la fama o per il denaro.

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